La foto è puramente indicativa. Crediti: Mango.
Sono rientrata poche ore fa dal mio week-end a Roma, e già mi trovo qui a scrivere un post. Non un resoconto della mia mini-vacanza, ma uno dei miei classici post polemici che “ci stanno” quando leggo certe cose. Stavolta ad attirare la mia attenzione è stato un articolo di tale Tiziano Sardelli, dal titolo “7 motivi per scordarsi di fare la fashion blogger“, pubblicato sul blog failcaffè.com. Ho notato che ultimamente certa gente si è accorta che deridere e snobbare noi fashion blogger attira molte visite e condivisioni, e quindi “perchè non scriviamo un post ironico per ridere alla faccia loro?“. Detto, fatto. Oggi però, caro Tiziano, permetti se sono io a ridere un po’ di te e della tua ignoranza in materia di fashion blogging?
Il post che ho citato elenca i 7 motivi per cui noi ragazze dovremmo desistere dall’aprire un blog o, se il fashion blog già ce l’abbiamo, i 7 motivi per cui dovremmo aprire gli occhi e svegliarci, povere noi pecorelle smarrite. In pratica elenca e non fa che alimentare qualche luogo comune che circola su di noi. Vediamoli insieme…
Punto 1° – Secondo Mr.Sardelli, se non sei bona, non puoi fare la fashion blogger. Attenzione, non bella, ma bona. Mi sa proprio che il Tizio si è confuso: una fashion blogger non è una modella, non è un angelo di Victoria’s Secrets, non è una candidata a Miss Italia, non è una showgirl, non è una velina e non è neanche una ragazza immagine. E’ anche vero che alcune modelle, ex veline e showgirl hanno un blog per parlare con i fan e mostrare il proprio stile… Fermo restando che si può essere un’ottima e rispettata fashion blogger anche senza mostrare i propri outfit (come ho scritto una volta: fashion blog = blog che parla di moda, in generale), la finalità di un fashion blog può essere quella di parlare di moda, di condividere consigli di stile, di mostrare gli abiti di tendenza…e non il proprio culo strizzato in un bikini fluo e militare, taglia xs.
Punto 2° – Il simpatico dice che per aprire un fashion blog devi prenderti lo sbattimento di trovarti un nome facilmente memorabile…e quindi? Anche io, quando ho aperto il mio blog, ho voluto inventarmi un nome carino e diverso da quelli già presenti, ma dov’è il punto? E’ per caso un reato dare libero sfogo alla propria creatività per pensare ad un titolo personalizzato e personale? Tra l’altro conosco blogger che hanno intitolato il proprio blog con il proprio nome (#fantasiaportamivia), io farei ironia su di loro!
Punto 3° – Dice che se non sei ricca, non vai da nessuna parte. In alcuni casi è anche tristemente vero, ossia che molto spesso i soldi aiutano: sei sempre vestita firmata, quando pubblichi gli outfit è un tripudio di grandi firme invidiabili, ma che senso ha vestirsi firmate dalla testa ai piedi, se di base non hai classe e gusto nello scegliere? Conosco (e seguo da sempre) una blogger che ha iniziato quasi dal nulla, abbinando splendidamente capi low cost e pezzi vintage trovati nei mercatini. Adesso è una delle top blogger italiane, indossa spesso anche lei roba firmata, ma non ha iniziato smarchettando brand a destra e a manca.
Punto 4° – Tiziano ci dice che, prima o poi, inizieremo tutte a parlare tipo Alfonso Signorini: “…ammetto di avere avuto non poche difficoltà nella scelta, ma alla fine mi sono innamorata di questo delicatissimo abito con ricamo in color salmone”. Di grazia, Tiziano, che fastidio ti dà sentirci parlare o vederci scrivere così, finchè si tratta di frasi di senso compiuto? Io mi lamenterei piuttosto di quanto spesso venga stuprata la grammatica italiana, o dell’intelligenza di certi blogger (non solo fashion blogger) nel tradurre i propri post copia-incollandoli con Google Translate. Quelli sì che sono problemi…
Punto 5° – “TUTTI inizieranno a pensare che te la tiri“, dice il signor Sardelli, e non ha tutti i torti: per esperienza personale, molti dei miei conoscenti pensano che io sia una che se la tira. Di certo i miei amici, che mi conoscono bene, non pensano questo di me! E’ tutta una questione di porsi verso mondo, di esprimere se stessi, di scrivere in maniera confidenziale come se stessi parlando con un’amica. E’ normale che fai la parte della montata di testa, se ti limiti a scrivere un algido post per presentare la tua vacanza strafiga (del tipo: “Oggi vi mostro il meraviglioso pareo che indossavo in spiaggia, mi sono divertita tantissimo perchè ho la migliore compagnia del mondo. Domani vi mostro le foto del mio nuovo splendido tatuaggio, ciao!” e tanti cari saluti al vero senso del blogging e della condivisione).
Punto 6° – Cito testualmente: “Scordati il Kebab, la pizza, le orecchiette della nonna, la parmigiana, le melanzane ripiene, i panzerotti, gli hamburger, i wurstel e la Nutella“. Tutte le blogger che conosco io (compresa me) mangiano come delle persone normali e si concedono il lusso di sgarrare ogni tanto. Di certo non viviamo di sole schifezze, ma il tenersi in forma e mangiare cibi sani è un ragionamento che esula dall’essere una fashion blogger. Ancora una volta il Tizio confonde le fashion blogger con le modelle.
Punto 7° – Ci consiglia infine di migrare su Badoo, se proprio vogliamo farci vedere con “zinne” e gambe da fuori. A’ Tizià, ma sei sicuro di aver scritto questo post basandoti su diversi fashion blog? Non è che, per caso, ti sei soffermato solo su un famoso blog, di una qualche famosa blogger perennemente in bikini, traendoci le tue sommarie conclusioni?
In alcuni casi la voglia di diventar famose mostrando se stesse aprendo un fashion blog (quasi come copertura per mascherare e giustificare il proprio egocentrismo), è così spudorata che persino una persona qualunque come il signor Tiziano se ne accorgerebbe alla prima occhiata, anche se non si ha l’occhio allenato e non si fa parte del nostro ambiente.
Perciò, se voleva fare il simpatico ironizzando su un fenomeno del web che non conosce, non ci è riuscito riuscito tanto bene. E’ riuscito però a sviare, ancora una volta, l’opinione pubblica di chi ignora il nostro “lavoro” (per lavoro intendo quello che facciamo sui nostri blog, che sia un hobby o una vera e propria professione). Dopo questo post dovrà pure ringraziarmi se gli arriveranno tanti click dal mio sito. Ma quanto sono simpatica e generosa?! #epicfailcaffè
Ovviamente questo è un post ironico ma sincero, a nome mio e di tutte quelle che quotidianamente si sentono etichettare come bambole senza talento nè classe, solo perchè abbiamo un hobby diverso dalla loro sorella, madre o vicina di casa. In ogni caso per informazioni, si può sempre dare un’occhiata a questi post:
- https://www.thestylefever.com/2013/05/fashion-blogger.html
- https://www.thestylefever.com/2013/06/migliori-domande-ask-fm-fashion-blogger.html
- http://www.freakyfridayblog.com/2011/06/tell-me-why.html
- http://www.onlyshoppingblog.com/2013/05/ma-chi-sono-le-fashion-bloggers.html
- http://www.entrophia.it/2013/03/glamour-opel-adam-bari-cose-da-non-fare-con-le-blogger.html
- http://www.thefashionpolitan.com/2012/12/le-fashion-blogger-cosa-non-sono.html
43 commenti
bel post…con i tuoi commenti sempre sinceri e senza filtri..mi piace
baci
Ti adoro. <3
“delicatissimo abito con ricamo in color salmone”: più che Signorini, una frase del genere può venir fuori solo dalla bocca di Enzo Miccio! 😀
ahah secondo me non è nemmeno da tenere in considerazione ciò che dice, anche se qualcuno può credere alle sue opinioni. Leggendo le sue affermazioni, dovrei chiudere il blog all'istante: non sono ricca, mangio ciò che voglio (e adoro le melanzane 🙂 ), non sono modella e ho pure qualche kg in più e utilizzo capi vintage o a basso costo. Mah. Non si è capito che il blog è uno strumento di condivisione e si condivide ciò che si vuole (nel limite della decenza)
fashionischeap.it
io tesoro ti amo sempre di più <3
Bel post … Ma hai ragione … Sappiamo che ormai parlare e criticare il fenomeno blogging fa visite … ^_^
XoXo
Mary
New Post-> http://www.modidimoda-mapi.blogspot.it/2013/07/al-key-beach-per-ragazza-moda-e.html
in pochi sono d accordo in altri no
MY BLOG: FASHIONSEDUCER
MY INSTAGRAM follow us?
Vado un po' controcorrente, anche perché la penso un po' come il sig. Tiziano sopracitato.
Il suo pezzo, quello sì, era ironico, questo, nonostante verso la fine affermi di esserlo, non da per nulla quell'impressione.
Sembra solo una risposta stizzita (che può essere legittima, per carità), in sintesi solo un'occasione persa per farsi una risata!
Mai prendersi troppo sul serio.
Tutta la mia stima Mina. Non voglio dilungarmi perché hai racchiuso in unico post tutta la mia rabbia, tristezza e frustrazione per tutta la gente bigotta ed ignorante che, a volte, mi fa passare una giornata penosa solo per essere così chiusi di mente.
Quindi ti dico solo GRAZIE. Quando avrò quei momenti di cedimento, leggerò e condividerò il tuo post e saprò cosa fare.
P.S.: purtroppo io rientro in quelle che hanno dato al blog il proprio nome, più o meno >.< XOXO
Arianna
http://aryannastyle.blogspot.it/
https://www.facebook.com/AryannaStyle
Bravissima Mina! 🙂 Hai colto nel segno e condivido in toto il tuo pensiero!
Un bacione!
Babi
http://www.voguebuster.net
Io ho trovato molto triste l'articolo di questo signore. Prima di tutto perché si tratta di ironia spiccia e di cose sentite più volte, quindi se voleva essere originale non c'è riuscito direi.
Inoltre si tratta di sciocchi luoghi comuni, io sul mio blog non pubblico più outfit ma parlo solo di moda in generale, e anche quando li pubblicavo di certo non indossavo abiti di Gucci o Valentino.
La mia alimentazione è normalissima e per mia fortuna non parlo come Signorini e nemmeno me la tiro.
Più che altro chi dovrebbe farsi due domande è l'autore dell'articolo che trovo leggermente misogino, perché termini come “bona” poteva anche risparmiarseli.
Detto ciò l'anonimo che ha commentato prima di me potrebbe evitare di nascondersi e il tuo post non mi sembra stizzito ma hai detto solamente le cose come stanno perché di articoli del genere non se ne può più.
adoro il tuo modo di scrivere sempre molto diretto e sincero cara mina…
baci
buona giornata
NEW POST!!!
mina mina I love you! 😉 :*
CONDIVIDO ogni tua singola parola!!!
Il problema di fondo è proprio quello, far coincidere la parola “fashion blog” con “modella”, dimenticando che in realtà il blog è una sorta di diario virtuale tenuto da ragazze e ragazzi normali,in cui si parla di se e delle proprie passioni. Ci si basa sempre su quei 2-3 blog ormai famosi in Italia, senza guardare oltre!
kisses,
vogue4breakfast.com/
Stimaaaaaaa!!! Condivido tutto!!! brava Mina!
giusto Mina, questi sono solo sciocchi pregiudizi!!
Questo post, come al solito, mi è piaciuto molto.
Io difendo i “diritti” delle fashion blogger non tanto perché posso dire di far parte di questa categoria, ma in quanto credo che internet sia una democrazia (forse l'unica rimasta) e bisogna tenere in conto che è così di natura.
Non si può certo portare avanti un opinione, come quella di questo Sardelli, con la presunzione (e anche tanto ottimismo) di interrompere un fenomeno così bello e articolato… motivo di più se crede che questa sua opinione sia basata su dei fatti inconsistenti…
Come dici tu probabilmente ha visto un fashion blog italiano, e per colpa di quello ha tratto queste considerazioni.
Un articolo davvero intelligente e approfondito il suo! I miei grandi complimenti (sarcastici a lui e sinceri a te 😉 )
Federica
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Looks great!
Take a look at my blog, if you like it, we can follow each other on bloglovin'?! Let me know babe!
http://www.we-heart-fashion.com
ma non te la devi prendere, ma lasciali stare, ma chi se li fila, chi ha tanto tempo da perdere a scrivere male degli altri è chi non ha un beato nulla da fare….
e sono da compatire…
Don't Call Me Fashion Blogger
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Sai come la penso contro chi generalizza e punta il dito contro una categoria. Keep calm and carry on! 🙂
Francesca
The Glossy Mag
tu sei mitica Mina.
i tuoi post polemici mi intrigano un sacco e non posso che essere d'accordo con te. questo caro signore non ha capito niente delle fashion blogger e noi purtroppo gli abbiamo alzato il numero delle visite. Ora si crederà un Dio ahahahahahaha
comunque la frase “o dell'intelligenza di certi blogger (non solo fashion blogger) nel tradurre i propri post copia-incollandoli con Google Translate” mi ha fatto morir dal ridere.
Continua così ciccina =)
Guarda,io ti dico solo che spero vivamente che il signor Tiziano legga il tuo post un pò capisco di quante cagate ha scritto.
Brava tesoro <3
Guarda, sono la prima a non prendersi troppo sul serio (come tantissime altre, per me il blog è un hobby, non un lavoro), quello che mi infastidisce è la poca informazione che gira attorno ai fashion blog: veniamo etichettate TUTTE come viziate, montate di testa, bambole senza cervello e “wannabe-veline”. Si prendono sempre ad esempio le fashion blogger famose, si guardano solo gli aspetti (negativi) che si vogliono vedere, e ci si fa un'idea (sbagliata) sul nostro universo. E' come se dicessi che tutti i calciatori sono stupidi perchè corrono appresso ad un pallone, che tutti i preti sono pedofili, che tutti gli ingegneri sono rompicoglioni e puntigliosi. Sono luoghi comuni che stanno stretti a chi fa parte di quella categoria, leggere articoli simili potrebbe far suscitare un sorriso la prima, la seconda, la decima volta… Ma qui sembra che il mondo del web si sia accanito con tutte noi 😀
E' bello leggere tante opinioni di blogger come me, sono contenta di aver espresso un sentimento comune ♥
Ciao Mina, io avevo già commentato il link dell'articolo; a me personalmente ha fatto ridere perchè scherza un po' con i luoghi comuni delle fashion blogger..un po' come se io volessi prendere in giro i calciatori: tirerei fuori le storie con le veline e i tatuaggi, quando ovviamente non si può mai fare di tutta l'erba un fascio…comunque la parte che mi ha fatto scassare è “quando le amiche delle tue figlie ti chiameranno ancora Sweet Cocumber non ti lamentare” ahahahahaha il mio ragazzo me lo dice sempre che col nome del mio blog mi sono rovinata XD
Un bacino
(¯`·._.·Nymphashion·._.·´¯)
(¯`·._.·Nymphashion FB·._.·´¯)
looks like a lot of fun http://differentcands.blogspot.kr/2013/07/my-look-small-fashion-gathering-in-seoul.html
Ciao Mina..Questo post è azzeccatissimo, diretto ed è una risposta che penso accomuni tutte le fashion bloggers.
Hai fatto bene a rispondere pubblicamente ed è anche interessante la scelta di aver messo i link di altri post che mirano allo stesso tema! ottimo lavoro!
Un bacio, The Spotted Cherry Pie
polemiche polemiche polemiche eccheppalleeee 😀 fateci fare le fashion o semplicemente le blogger in santa pace 😀
Anyway come succede con tutte le novità,le mode e i trend c'è sempre qualcuno che fa polemica! e come succede con tutte le mode i trend e le novità ci sono aspetti positivi e altri negativi!
♥
Dai un’occhiata al mio blog ?
mi trovi su facebook
Le chat gourmand su fb
semplicemente, ti adoro <3_<3
questo personaggio che si prende tanta briga di descrivere in malevolo modo le fashion bloggers, non sarà mica uno di quelli che “c'ha provato e non c'è riuscito?”..della serie “chi non sa fare qualcosa lo dice a te, che non la sai fare” (will smith insegna!)
non sono una FASHION blogger, ma pur sempre una blogger, e non mi sento proprio come dice questo caro signore.
vale
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ahahhaha che post simpatico 😀 stupendo!! bacini
ELIZABETH BAILEY BLOG
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Condivido tutto quello che hai scritto, hai rispreso ogni punto di questo simpaticone, smontando la sua teoria con ironia ed educazione.
Brava.
Baciniiii
Marika http://www.fashionsmile.it
Mi hai fatto morir dal ridere, ADORO questo post!! brava !!
Il tuo post mi ha fatto morire! Comunque hai proprio ragione…Certi stereotipi sono davvero fastidiosi! Ti seguiamo e ti aspettiamo sul nostro blog! :*
stylecrossroad.blogspot.com
Quanta gente scema che gira sul web… mah! Ottimo pezzo 😉
Fantasticaaa!
Lui ha voluto fare il suo articolo della vita scrivendo di un argomento che negli ultimi tempi è in gran voga!
Della serie: cosa farebbe la gente per un attimo di gloria!
Hai fatto benissimo a rispondere al suo post!
^_^
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Penso anche io si sia confuso con Enzo e Carla ahahahahah
come non apprezzare il tuo post! sono rimasta perplessa dall'articolo del “simpaticone”, bhà… no comment!
LOSTILEUNGIOCO
oddio non l avevo letto il tuo post hai perfettamente ragione ti appoggio in tutto il signor tiziano in questione è un po la parte di popolo ignorante che associa fashionblog a modelle , gli direi di informarsi un po meglio prima di sparare cazzate e soprattutto di scriverle sul web!!
baci
http://www.whosdaf.com
Ho aperto un blog per lottare contro i pregiudizi e me ne ritrovo immersa!
Ottimo post ! Brava!
Smilingischic/ Clothes & Smiles
Mina la pensiamo come te! I pregiudizi si sono diffusi un pò ovunque…. al di là di tutto, crediamo che un blog possa diventare un ottimo biglietto da visita, soprattutto se usato con contenuti informativi. Può aprire tante strade nel mondo della moda. Ognuna è libera di aprirsi un blog. Queste persone dovrebbero capire che il problema non è il fenomeno in sé delle fashion blogger, ma l'atteggiamento di “preferenza” delle aziende nei confronti di alcune blogger che, di informativo, non danno nulla, ma vanno comunque avanti. Di Chiara Nasti, 16enne napoletana sbucata dal nulla, ne vogliamo parlare? Ci si trova dinanzi a persone che svalutano una passione e un lavoro, solo per manie di esibizionismo. Ecco perché la gente ci prende poco sul serio e fa di tutta l'erba un fascio.. 🙁
BLOG: http://www.writeyourstyle.com
FACEBOOK: Write your style
TWITTER: Write_yourstyle
Bellissimo post, ben detto !
http://www.ilblogsdisposamioggi.com
belli
http://www.modadelladonna.blogspot.it/
Ciao ho appena scoperto il tuo blog e questo post mi è piaciuto moltissimo. Pur non rientrando nella categoria delle fashion blogger anche io ho aperto il mio piccolo blog per condividere quelle che sono le mie passioni. Nel tuo post c'è un passaggio che mi ha colpito in modo particolare e in cui mi rispecchio: “scrivere in maniera confidenziale come se stessi parlando con un'amica”. Hai colto pienamente la natura del mio blog (anche se non lo conosci) e di tanti altri.
Le considerazioni del Sig.Tardelli sono indubbiamente soggettive ma anche ingiuste, a parer mio: non credo che tutte le fashion blogger siano uguali e sono certa che non tutte trattano l'argomento “moda” per alimentare il loro ego.