“Come ha fatto a scrivere un libro, senza averne mai letto uno?”
Un pensiero comune a tanti su Giulia De Lellis, è che questa ragazza “non ha mai letto un libro in vita sua, e ora ne ha scritto uno”. Il libro è ovviamente stato scritto da una scrittrice, Stella Pulpo, che non le fa da ghost writer, ma da co-autrice, notizia dichiarata apertamente già dalla copertina, alla luce del sole.
Stella Pulpo è conosciuta sul web con il suo blog Memorie di una vagina (che io seguo da qualche anno), un diario in cui racconta il suo punto di vista sia su argomenti importanti e sia su temi più leggeri. Il suo stile di scrittura è ironico, accattivante e veloce, ed è abbastanza riconoscibile nel libro di Giulia De Lellis.
“Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!” è un libro di 153 pagine, diviso in 23 capitoli da 3/4 pagine ciascuno, paragrafi brevi, stile di scrittura semplice e diretto, molto scorrevole e veloce da leggere. E qui mi fermo nella mia descrizione tecnica perché, nonostante la critica letteraria mi affascini molto, non è proprio il mio campo, e passiamo oltre.
A cosa serve che mi ami, se sei disposto a farlo solo nel tuo modo, che non è il mio e neppure un compromesso? (…) Arrivata a questo punto, penso di volere un amore che sia incontro, fiducia, desiderio ardente, supporto e, qualche volta, diciamo la verità, pure sopportazione.
Trovo molto azzeccata l’idea di accostare Stella a Giulia come co-autrice di questo libro: non si tratta di un romanzo con una fitta trama, ricco di descrizioni di personaggi e luoghi. Tutt’altro: sembra quasi di leggere un blog, ogni capitolo è come un post in cui la blogger scrive i suoi ricordi e racconta i suoi pensieri in modo intimo.
Certo, sui social sono uscite le frasi più particolari e controverse di questo libro, estrapolate per dimostrare un qualche modo quanto questo sia un libro sempliciotto. Ma chi l’ha detto che un libro debba essere per forza difficile? Da quando siamo diventati tutti lettori di libri impegnati e basta?
“Il libro di Giulia De Lellis è per ragazzine”. E quindi?
“Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!” è stato etichettato come il classico libro per ragazzine stupide, come la deriva della letteratura italiana, come il motivo per cui Dante si starà sicuramente rivoltando nella tomba in questo momento.
Ma ci siamo forse dimenticati dei libri che leggevamo noi qualche anno fa, quando eravamo noi le ragazzine stupide? Amore 14, i romanzi di Amici (ve lo ricordate “A un passo dal sogno“?), Fabio Volo, la biografia di Miley Cyrus, la collana de Le Ragazzine di Mondadori.
Chissà quanti insulti si è preso Federico Moccia per il suo Tre Metri Sopra il Cielo. Quante risatine si facevano le trentenni alle nostre spalle, vedendoci alla cassa in libreria con l’ultimo libro di Twilight. E che donnine-faciline dovevano essere, quelle che leggevano Cinquanta Sfumature di Grigio in spiaggia!
La trama: accettare la realtà e voltare pagina.
Il libro è un flusso di pensieri dal punto di vista della protagonista: comincia con la scoperta dei tradimenti e finisce con la consapevolezza di se stessa. Nel mentre ci sono tutti gli step che tutte noi affrontiamo quando finisce una storia all’improvviso: la rabbia cieca, il crollo emotivo, le lacrime, il chiodo-schiaccia-chiodo, il confronto, la ricaduta e il risveglio.
Mi sono rimboccata le maniche, mi sono incollata un sorriso da deficiente sul volto e ho ricominciato a vivere. L’ho fatto per me e per la gente che mi vuole bene, ma anche per una questione di principio. Non voglio consentirgli di esercitare così tanto potere su di me. Sul mio umore. Sulla mia vita.
Non ho vergogna ad ammettere che anche io ho avuto le corna in passato (e anche io stavo meglio senza!). Ebbene, leggere questo libro a distanza di anni mi ha fatto rivivere quei momenti, ricordandomi quanto faccia male lasciarsi, smettere di amare, non sapere più se tornerai a credere nell’amore.
Mi sono rivista molto nelle parole di questo libro: l’abbandono alla mia miserabile intimità, i perché che continuavo a chiedermi nella mia testa, le cazzate che raccontavo a me stessa, l’orgoglio davanti allo specchio e la serenità che fingevo quando ero tra la gente, per settimane dopo la rottura.
Conclusioni: la mia opinione personale su questo libro.
Io non penso che questo libro sia “lo specchio della società degradata di oggi“, come ho letto da qualche parte. Ciò che molti ancora non capiscono del successo altrui, è che nulla toglie al proprio successo (o al successo dei suoi beniamini). Con o senza libri trash in libreria, Stephen King continuerà a vendere i suoi thriller, Corrado Augias i suoi best seller divulgativi e Sveva Casati Modignani i suoi romanzi, ognuno al proprio target di riferimento.
Come si scoprivano i tradimenti prima dei social? Una macchia di rossetto, un capello, un numero appuntato in agenda. Come si faceva sapere vita, morte e miracoli delle altre, senza Instagram?
Semplicemente il libro di Giulia De Lellis è un libro leggero come tanti, che può esser letto per passare qualche ora di svago: dalla studentessa in treno dopo una giornata di lezioni all’Università, dalla casalinga tra una spesa al supermercato e una faccenda di casa, dall’operaia in pausa pranzo.
E perché no, se può essere un buon pretesto per avvicinare le ragazzine di oggi, malate di Instagram, alla lettura, allora ben venga.
Per un’analisi più dettagliata di questo libro e della trama, leggi anche la recensione di Valentina.
4 commenti
mi sembra molto interessante e curioso questo libro
non sapevo fosse edito dalla Mondadori
Non é il mio genere, anche leggendo i titoli che hai detto, che pressapoco avrei dovuto leggere da ragazzina, ammetto che non li ho mai letti. Certo che dichiarare: “Ho battuto coso, quello di It” é stata una battuta meschina, infelice nei confronti di chi scrive da una vita. Lo avrà battuto in italia, ma se vogliamo vedere le vendite a livello mondiale non gli allaccia le scarpe. Ma già chiamare King coso… che dire Delicatissima.
Credo che sia un libro adatto per le giovanissime.
Io non l’ho letto, ma non ho capito tutto sto caso mediatico che è stato montato attorno..alla fine come dici tu, è un libro leggero, per passare qualche ora di svago e che magari avvicina le ragazzine alle librerie!